È uno dei progetti ai quali più tengono le maestre della Scuola Adolphe Ferrière per accompagnare una crescita equilibrata degli allievi a loro affidati. Nelle classi della primaria e, con opportuni adattamenti, in quelle dell’infanzia è ripartito il progetto didattico e formativo “Salta in bocca: sana alimentazione e corretta attività fisica”. Ideato da Cse Italia srl, in collaborazione con Fimp (la federazione italiana dei medici pediatri), è giunto quest’anno alla sua terza edizione. Obiettivo: «Qualificare il ruolo del pediatra come elemento fondamentale nella prescrizione alimentare, investire sulla scuola come luogo importante per la promozione di una sana educazione alimentare ed una corretta attività fisica, puntare sul coinvolgimento diretto del bambino e della sua famiglia e sviluppare una maggiore attenzione e partecipazione di media ed istituzioni». Facendo leva sull’aspetto motorio e sulla vena artistica, offre agli alunni gli strumenti per acquisire «una cultura alimentare basata su conoscenza, consapevolezza e buone abitudini per un corretto sviluppo psico-fisico, contrastando il sovrappeso e l’obesità infantile». In età scolare, l’educazione alimentare apporta infatti un aiuto fondamentale alla formazione della personalità e trasmette una comune coscienza ambientalista dando utili suggerimenti per non sprecare il cibo.

Mangiare sano

La mattina a colazione,

per affrontare una giornata da leone,

mangia pane e marmellata

o una fetta biscottata,

latte, yogurt e biscottini

meglio se con te ci sono anche i tuoi fratellini.

Tutti insieme in allegria

carichiamo l’energia.

È ora di pranzo!

Prendiamo le sedioline

e laviamo le manine,

la tavola è imbandita

pronta per essere gradita.

Mangia frutta e verdurine

Che contengono le vitamine,

pasta, carne, pesce o uova

per riprendere energia nuova.

Nel pomeriggio lo spuntino

è importante per un bambino

meglio se a casa è preparato

pronto per essere gustato.

Arriva la sera

ed è ora di cena.

Dopo la palestra

Mangiamo la minestra,

dopo un po’ andiamo a dormire

perché l’indomani siamo pronti per ripartire.